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Le meraviglie della modernità, le magnifiche sorti e progressive di leopardiana memoria ammaliano e seducono gli animi. La maggior parte di noi ne subisce il fascino, e in tutto ciò svolge un ruolo essenziale il timore di non essere come gli altri, di dover ridursi a vivere ai margini della collettività. Diventa sempre più difficile e mortificante mantenere una propria spiccata individualità, resa ancora più marcata dalla consapevolezza di essere dei tramandatori di tradizioni e di comportamenti condivisi ormai da pochi. È il destino di Ago che stoicamente oppone alle risposte già approntate e confezionate dalla Rete e dai social la dura ricerca della conoscenza e la fatica del lavoro manuale. Una posizione, la sua, da cui si discosta quella del vicino, Ethos, che esalta i vantaggi recati dalle tecnologie di ultima generazione e dai nuovi mezzi di comunicazione: essere on line vuol dire essere collegati con il resto del mondo, con la vita reale. Non farne parte significa essere fuori dai giochi, la morte sociale. Accadde un giorno è un viaggio in profondità nelle contraddizioni del nostro tempo, un saggio travestito da romanzo che si interroga sull'uomo contemporaneo.